L’ambiente dei musicisti è estremamente competitivo, come sicuramente molti di voi sanno. Spesso la “coperta è troppo corta” per coprire tutti e i rapporti non sono sempre idilliaci tra professionisti. Più strano forse è sapere che nell’ambiente dei tecnici, degli artigiani e degli accordatori di pianoforti la competitività è altrettanto marcata e, spesso, distruttiva. Angelo Fabbrini, ultimo accordatore di Arturo Benedetti Michelangeli, si racconta e racconta i colleghi nella recente opera: “La valigetta dell’accordatore. La ricerca del suono perduto” (Passigli, 160 pagine, 18 euro). Oggi, invece, parliamo di un artigiano che ha ispirato e accompagnato la nascita di Tokio Piano, l’”eccezione alla regola”, un Maestro gentile: Alberto Rossotto che da tempo si sta occupando del restauro di un pianoforte a tavola Wopaterni
Il Maestro Rossotto Alberto e il restauro del pianoforte a tavola Wopaterni
Quando incominciai la mia formazione come tecnico con il Maestro Alberto Rossotto, in Italia trovai solo lui disposto a condividere la propria esperienza, quei 40 anni passati con la schiena piegata sui pianoforti a registrare, riparare, modificare gli strumenti più disparati. Nel suo amato Piemonte, ma avendo alle spalle una vita di viaggi e solide esperienze multietniche era desideroso di condividere il prezioso bagaglio di esperienza, per giovare alle nuove generazioni.
Nella sua pagina web Artigiano Pianoforti troverete già una piccola “infarinatura” dei componenti fondamentali del pianoforte e, se ne avete il desiderio, potrete contattarlo e chiedere una consulenza. Ma è meglio andarlo a trovare, perchè il Sig. Alberto ama spiegare le cose con calma, dando la possibilità di toccare con mano i materiali e i pezzi che compongo il pianoforte.
L’ultimo progetto di restauro del Maestro Rossotto riguarda un pianoforte a tavola Wopaterni, uno strumento “famoso” perchè un esemplare identico si trova nel Castello Miramare di Trieste e apparteneva alla principessa Carlotta, figlia di Leopoldo I re dei belgi e moglie di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, il fratello dell’affascinante Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria. Una grande e tragica storia d’amore la loro, che vi invito ad approfondire leggendo questo articolo.
Il Wopaterni della famiglia Ghisotti / Rivoira
Questo strumento appartiene da alcune generazioni alla Fam. Ghisotti /Rivoira ed ora alla Sig.Stefania Rivoira. Si trova in fase di restauro al piano terra della sua abitazione in Rocchetta Tanaro.
Lo strumento non ha subito gravi danni nella sua esistenza ma manca di una parte essenziale per il suo funzionamento: la barra degli smorzatori.
In pratica è il meccanismo che interrompe la vibrazione delle corde quando i tasti sono a riposo.
Tutte le corde sono state rimosse essendo arrugginite e sostituite negli anni in modo disordinato per quel che riguarda il loro diametro; ne saranno ordinate di nuove. Si tratta di corde di ferro speciale inglese, corde di ottone e corde, sempre di ferro, ricoperte di rame o rame stagnato della ditta Rose.
La tensione in chilogrammi di ogni singola corda è stata calcolata con formule matematiche e non supera i 13/14 kg in modo da non stressare esageratamente la struttura in legno.
Come esempio è stato scelto un strumento del 1829,un piano a tavola di Ferdinand Comeretto le cui caratteristiche si avvicinano di molto al nostro.
Come si vede nel grafico, a quei tempi le tensioni non erano molto equilibrate e potevano creare seri problemi alla struttura lignea negli anni a venire.
Il ferro usato per le nuove corde ha un’aggiunta di carbonio con densità media di 7769 Kg/m3
ed è adatto per strumenti degli anni 30/40 di metà’800.
Al telaio della tastiera sono stati sostituiti i vari panni e feltri prestando attenzione ai loro spessori, date le quasi inesistenti possibilità di regolazione.
I tasti sono stati lucidati e sono state rinnovate le pelli dei ferri degli smorzatori e i panni del dopo parata.
Il lavoro successivo sarà metterli a dimora e livellarli, non prima di aver messo i martelli e sistemato le forcole con i martelli montati, allineati e spaziati rispetto alle corde.
Ai martelli verrà sostituito lo strato più esterno di pelle di cervo per ripor la giusta forma nel punto di percussione.
Per ogni domanda e richiesta di approfondimento di questo restauro potete contattare direttamente il Sig. Alberto Rossotto tramite la sua pagina web: Artigiano Pianoforti